Anziani non autosufficienti: come gestire l’emergenza

In Italia ci sono 2,5 milioni di anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti. E il numero sembra destinato a crescere. […] È quanto emerge dal 5° rapporto “Assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia”, realizzato dall’Irccs Inrca – lstituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani – di Ancona e dal Network per la non autosufficienza (Nna).

Dall’articolo “il Sole 24 Ore”, Anziani non autosufficienti, in Italia sono 2,5 milioni

Da qualche anno a questa parte l’argomento anziani, e in particolare il tema degli anziani non autosufficienti, è salito alla ribalta, prendendo piede in telegiornali, social network, portali di informazione e quotidiani. Di recente l’inserto Salute 24 de Il Sole 24 Ore ha dedicato al tema un articolo dal titolo inequivocabile: Anziani non autosufficienti, in Italia sono 2,5 milioni. Pochi paragrafi per ribadire come la situazione sia complessa, difficile da gestire e, quel che è peggio, destinata ad aggravarsi. Il cambiamento è già in atto e riguarda milioni di famiglie.

Con un sistema sanitario sotto forte pressione e una carenza cronica di strutture in grado di affrontare le esigenze delle fasce più deboli, la questione della non autosufficienza (che riguarda anche le persone adulte oltre che gli anziani) si fa sempre più assillante. Come se non bastasse, a complicare il quadro c’è il paese Italia, il cui welfare non è più all’altezza dell’attuale realtà sociale. In particolare sono tre gli ostacoli legati alla perdita di autosufficienza.

Eccoli nel dettaglio.

1) COSTO DELLE BADANTI ELEVATO

Badanti o case di riposo offrono un servizio che può avere costi molto, molto elevati. Da 1.350 euro circa al mese per lo stipendio di una badante convivente non formata a tempo pieno per l’assistenza di una persona autosufficiente (e sottolineo, autosufficiente) a oltre 4.000 euro al mese per una casa di riposo di media qualità. Uno sforzo economico notevole che può presentarsi da un momento all’altro senza tanto preavviso!

 

 

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2) INDENNITA’ INPS TROPPO BASSA

In base alla legge 18/1980, le persone invalide hanno diritto a un assegno di accompagnamento, noto anche come indennità di accompagnamento, ovvero un sostegno economico statale pagato dall’INPS ogni mese. Il problema è che questo assegno – per l’anno 2017 – arriva ad appena 515 euro, una cifra decisamente troppo bassa per aiutare concretamente una famiglia nella gestione di una persona non più autosufficiente. Basti pensare che il compenso di una badante potrebbe arrivare a superare il triplo o il quadruplo del valore dell’assegno stesso! Ma non è ancora finita…

3) PRESSIONE ECONOMICA ELEVATA

Quante volte sentiamo parlare dei “sacrifici” compiuti dalle famiglie italiane? Un tasto doloroso, tenuto premuto dal peso schiacciante delle tasse, delle spese, e dei costi fissi che ciascuno di noi – coppie di genitori, professionisti e lavoratori – è costretto a sostenere per mantenere uno standard di vita accettabile. 120.000 sono le famiglie che, per ragioni economiche, hanno dovuto rinunciare al prezioso aiuto di una badante. 333.000 quelle che hanno utilizzato tutti i risparmi. 152.000 quelle che si sono indebitate per pagare l’assistenza. E l’elenco potrebbe continuare…

La soluzione c’è!

Viste le problematiche legate alla perdita di autosufficienza da parte di parenti e famigliari, la domanda sorge spontanea:

Quali strumenti può utilizzare un cittadino comune nel caso di perdita – totale o parziale – delle capacità di svolgere azioni quotidiane come vestirsi o mangiare? .

La risposta è una polizza assicurativa completa che offre condizioni superiori a molti altri prodotti simili sul mercato.  Ad esempio la flessibilità, un punto di forza che si traduce nella possibilità di decidere subito quale sarà l’importo pagato (da 500 euro a 2.500 euro al mese). O ancora l’operatività garantita, per cui il cliente ha diritto di ricevere, seppur in forma ridotta, il contributo mensile anche qualora dovesse interrompere il pagamento dei premi prima del termine previsto.

Tutto questo grazie a una polizza all’avanguardia, che non presenta alcun rischio o controindicazione. Non aspettare che sia troppo tardi!

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Le informazioni che hai appena letto non sono inventate: le ho raccolte e selezionate per te, in modo che tu possa essere aggiornato (e informato) sui rischi legati alla perdita di autosufficienza. Ora puoi fare due cose: ignorare e continuare a rischiare, oppure stipulare una valida polizza per tutelare il tuo futuro. E il futuro delle persone che hai intorno. Contattami e sarò lieto di proporti un preventivo senza impegno!

Luca Turchet

Luca Turchet

Consulente assicurativo

 
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Tel 3441993791

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